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CaF2

Premettendo che non sono né un chimico né un gemmologo scelgo come prima pietra di cui parlare la fluorite. La scelgo perché i suoi colori e le sue trasparenze mi affascinano, del resto affascina l’uomo già dai tempi degli antichi egizi che già la utilizzavano per la costruzione di statuette sacre.

La fluorite si presenta come un minerale cristallino dalle svariate sfumature che vanno dal verde al blu, viola, giallo, nero… un arcobaleno, insomma.

Questo minerale appartiene alla classe degli alogenuri, composti formati dall’unione degli alogeni con i metalli. Il fenomeno della fluorescenza prende il nome proprio da questa meravigliosa pietra. In natura si trova in cristalli cubici e ottaedrici anche di grandi dimensioni. La pietra non è particolarmente preziosa ed è diffusa in tutto il mondo. Viene utilizzata per svariati motivi, come materia prima per il vetro, come fondente per la produzione di metalli ad esempio l’alluminio, come materia prima per ottenere l’acido fluoridrico (da cui deriva il fluoro) e non ultimo, data la sua bellezza, per la costruzione di gioielli e oggetti ornamentali. Viene usata naturalmente anche nella cristalloterapia e  nel chakra (terzo occhio o 6° chakra per chi se ne intende), ma qui già mi ero espressa sulle mie perplessità e qualora foste curiosi di questi argomenti vi posso consigliare ottimi siti, ma non questo.

Simbolicamente è la pietra legata all’intuizione e alla concentrazione, la pietra preferita dai neuroni, insomma.

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